Per le ricerche del Boeing 777 della Malaysia Airlines bisognerà ripartire da zero. Non provenivano infatti dalle scatole nere dell'aereo inabissato i segnali acustici captati tempo fa e che da aprile avevano fatto concentrare le ricerche nel sud dell'Oceano indiano. L'aereo era scomparso l'8 marzo poco dopo il suo decollo da Kuala Lumpur diretto a Pechino con 239 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio.Le perlustrazioni sui fondali oceanici compiute grazie a un robot sottomarino nel luogo da dove provenivano i segnali acustici si sono rivelate infruttuose: il Jacc (Centro di coordinamento internazionale delle ricerche) ha confermato che non è stata trovata alcuna traccia del relitto dell'aereo e l'Agenzia australiana di sicurezza dei trasporti ha concluso che "la zona può essere esclusa come luogo in cui il volo MH370 si è inabissato". La nave australiana Ocean Shield che trasportava il robot sottomarino americano Bluefin-21 ha lasciato la zona delle ricerche dopo aver rastrellato 850 chilometri quadrati di oceano indiano per tentare di localizzare i resti del Boeing. Intanto, il governo malese ha reso noti i dati i dati satellitari relativi al volo MH370 della Malaysia Airlines. I primi a ricevere i dati, si legge sulla Bbc, sono stati i parenti dei passeggeri. Il documento - messo a punto sul Dipartimento dell'aviazione civile (Dca) di Kuala Lumpur - comprende 47 pagine di dati di Inmarsat.
Nessun commento:
Posta un commento