Palermo, sequestro 10 mln a mercante d'arte legato a mafia - video

La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di sequestro beni finalizzato alla confisca, emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, a carico di Giovanni Franco
Becchina, 78enne, noto commerciante internazionale d'opere d'arte e reperti di valore storico-archeologico. Il patrimonio mobiliare, immobiliare e societario oggetto della misura ammonta a  oltre 10 milioni di euro. Originario di Castelvetrano, Becchina è stato titolare in passato di una galleria d'arte a Basilea, in Svizzera e di imprese in Sicilia nei settori del commercio di cemento, nella produzione e commercio di prodotti alimentari e olio d'oliva. Secondo gli investigatori della Dia di Trapani, incaricati delle indagini, per oltre un trentennio l'imprenditore avrebbe accumulato ricchezze con i proventi del traffico internazionale di reperti archeologici, molti dei quali trafugati nel più importante sito archeologico della Sicilia, quello di Selinunte, da tombaroli al servizio di Cosa nostra. Alle indagini ha collaborato la polizia giudiziaria elvetica, attivata con rogatoria internazionale. A gestire le attività illegali legate agli scavi clandestini, secondo gli inquirenti ci sarebbe stato l'anziano patriarca mafioso Francesco Messina Denaro, morto nel '98, poi sostituito dal figlio, Matteo Messina Denaro, latitante da oltre 24 anni.


Via: AdnKronos

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