La Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania, accogliendo in toto le risultanze delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, ha condannato un ex assessore e due dirigenti della Regione al risarcimento di un danno erariale per complessivi 9.081.087 euro. Contestualmente è stata disposta la trasformazione in pignoramento del sequestro conservativo già eseguito nei confronti dei condannati per un importo di oltre 2 milioni di euro. L'attività investigativa, coordinata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, ha riguardato la mancata riscossione delle sanzioni pecuniarie correlate alla contestazione di violazioni al codice dell'ambiente: le indagini, concluse nel 2012, avevano rivelato che la Regione Campania aveva lasciato prescrivere 1.023 verbali di accertamento elevati nel periodo 2002/2005 dagli organismi pubblici preposti ai controlli in materia ambientale nei confronti dei gestori dei depuratori delle acque reflue e dei titolari di scarichi abusivi. La Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania, con sentenza depositata il 5 maggio 2014, ha evidenziato la gravità della descritta condotta omissiva, sottolineando come le sanzioni prescritte fossero destinate al risanamento ed alla riduzione dell'inquinamento dei corpi idrici, a tutela del diritto fondamentale della salute.
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