Strage Ustica: la Francia collabora, nasce progetto Flight 870 - video

"Sono testimonianze sofferte, intime. Ma anche molto significative, come quella del dipendente Itavia che ci fa capire come l'ipotesi del cedimento strutturale del Dc 9 nel cielo sopra Ustica non avrebbe mai dovuto neanche essere presa in considerazione. Già dalle
prime ore anche a Bologna c'erano tutti gli elementi per capirlo". Per capire cioè che il 27 giugno 80 fu un missile a fare strage di 81 civili. Un missile peraltro ancora senza nazionalità, anche se ora si aprono scenari nuovi dopo che la Francia ha dato il via libera alla rogatoria per interrogare alcuni militari della base corsa di Solenzara, come anticipato mercoledì da l'Unità. L'aereo in volo da Bologna a Palermo con il nominativo radio IH870 scomparve dagli schermi del radar del centro di controllo aereo di Roma alle 20,59 e 45 secondi del 27 giugno 1980. Era partito dall'aeroporto "Guglielmo Marconi" di Borgo Panigale in ritardo, alle 20,08 anziché alle previste 18,30 di quel venerdì sera, ed era atteso allo scalo siciliano di "Punta Raisi" alle 21,13. Nel giorno del ricordo è stato lanciato "Flight 870" un progetto crossmediale che vuole sfruttare nuovi media e nuove tecniche narrative, per raccontare con semplicità i fatti di Ustica, riordinandoli e mettendoli in fila, cercando di renderli comprensibili e condivisibili. Un video infografphics racconta in due minuti i punti salienti che contraddistinguono un caso simbolo in Italia.

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