Mafia: sequestro per 2 milioni a boss, sigilli a pompe funebri - video

Un'attività svolta congiuntamente dal Gico della Guardia di Finanza e dal Ros dei Carabinieri di Palermo ha portato al sequestro di due imprese operanti nel settore delle onoranze funebri, tre immobili ad uso commerciale, un'abitazione ed un'autovettura, per un
valore complessivo di circa 2 milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento emesso  emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, su richiesta della locale Procura. Il sequestro ha colpito Alessandro D'Ambrogio, tratto in arresto nel luglio 2013 nel corso dell'operazione "Alexander", ritenuto essere a capo di un mandamento mafioso. D'Ambrogio, 40 anni, già condannato in via definitiva per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga, coordinava le attività illecite, in particolare del settore delle estorsioni, e si occupava del sostentamento dei detenuti e dei loro nuclei familiari, intrattenendo rapporti con altri esponenti mafiosi, facenti parte di diversi mandamenti. Le indagini avrebbero rilevato come l'agenzia  "onoranze funebri D'Ambrogio", formalmente intestata ai familiari del boss, fosse stata utilizzata quale quartier generale per summit mafiosi. D'Ambrogio, tra l'altro, non ha mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, fatta eccezione per importi minimi denunciati in relazione all'attività lavorativa svolta in carcere nel 2003 e nel 2004.

Nessun commento:

Posta un commento