Due morti, cinque feriti e quattro dispersi dopo lo scontro fra i due mercantili avvenuto a Ravenna. La vittima finora identificata è il 27enne turco Emrah Karadas. Sono ancora diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti per spiegare la ragione dello schianto. Si va da un errore di manovra a un
malfunzionamento tecnico di uno dei radar. In ogni caso le pessime condizioni meteo hanno avuto un certo peso nell'impatto. Quanto ai dispersi l'unica speranza per loro è che siano riusciti a saltare in extremis su una zattera gonfiabile e che si trovino ora alla deriva in Adriatico. Se invece sono caduti in mare, lo status di "dispersi" è solo un eufemismo: la bassa temperatura già dopo poche decine di minuti sarebbe stata incompatibile con la vita. Per tutta la giornata di lunedì i soccorritori hanno setacciato invano l'alto Adriatico da Ravenna fino a Pesaro, anche con gli elicotteri, alla ricerca dei quattro marittimi turchi che ancora mancano all'appello dopo la collisione di domenica mattina davanti al porto romagnolo, tre miglia al largo dalla costa, tra la motonave turca Gokbel con 11 membri di equipaggio a bordo, tutti turchi, e quella del Belize Lady Aziza, con nove membri siriani. Sulla base di quanto finora emerso circa la dinamica dell'impatto tra i due mercantili, le ipotesi di reato al vaglio della Procura appaiono due: l'omicidio plurimo colposo e il naufragio.
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