Giornata della Memoria, parlano i sopravvissuti ad Auschwitz - video

Il 27 gennaio 1945 l'esercito dell'Armata rossa entrò nel campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia. 70 anni dopo, il mondo si ferma e ricorda. La "soluzione finale" del regime nazista significò lo sterminio di oltre un milione e centomila persone: il
novanta per cento, ebrei. Protagonisti del 70esimo anniversario della liberazione, alla presenza silenziosa di 38 capi di Stato e di governo, sono i sopravvissuti. Sono oltre trecento, molti quasi centenari. "La shoah è la nostra grande vergogna" ha detto il Cancelliere tedesco, Angela Merkel. Euronews propone in diretta la cerimonia principale che si svolgerà davanti alla Porta della morte di Birkenau. Assente il presidente russo Vladimir Putin. E' con legge 211/20 luglio 2000 che "la Repubblica italiana ha riconosciuto il 27 gennaio come il 'Giorno della Memoria' al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati". La Shoah è il frutto di un progetto di eliminazione di massa senza precedenti, né paralleli. E' gennaio 1942 quando la Conferenza di Wansee approva il piano di "soluzione finale" del problema ebraico.


Fonte: Euronews
Via: Meteo Web

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