La Regione Siciliana vuole far luce sulla vicenda della morte della piccola Nicole, deceduta in ambulanza durante il trasferimento da una clinica privata di Catania a Ragusa, perchè in tre ospedali della sua città non c'era posto. I manager delle aziende ospedaliere coinvolte
nella vicenda hanno incontrato l'assessore Lucia Borsellino. Parallelamente all'indagine della Regione, le Procure di Ragusa e di Catania hanno avviato inchieste per ricostruire quanto accaduto. Il Procuratore etneo Giovanni Salvi ha confermato che ci sono degli indagati mentre il direttore generale dell'Ospedale Garibaldi di Catania, Giorgio Giulio Santonocito non ha commentato. "No comment. C'è un'indagine in corso, e c'è una commissione che verificherà a breve. Tutti chiarimenti saranno dati in quella occasione". In assessorato è stato sentito anche Ciro Manzo, responsabile servizio elisoccorso in Sicilia. "Mi è stato chiesto perché a Catania gli elicotteri non volano di notte. E ho detto che a Catania il servizio è dall'alba al tramonto. Io lo metterei il servizio - ha detto Manzo -, però non c'è". Maggiori chiarimenti arriveranno dall'autopsia su corpo piccola. Sull'inchiesta la famiglia invoca il silenzio stampa, rotto dalla mamma di Nicole su Facebook: "La nostra bambina non c’è più e - accusa - non per cause naturali ma per un errore umano...".
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