sarà l'ultimo. Appena potremo, se ci sarà ancora bisogno, in Siria potremmo anche tornarci". Parole - smentite dai familiari - che scatenano un'offensiva di dichiarazioni da parte di Lega e Forza Italia. Anche l'Unità di crisi della Farnesina ricorda che il rischio in Siria è "elevatissimo". Greta, intanto, prende le distanze dall'amica, facendo sapere di non avere "nessuna intenzione di tornare. Ho invece intenzione - spiega - di intensificare le mie attività di volontariato in Italia". Mentre il fratello ed il padre di Vanessa smentiscono l'intervista: "è stata rifiutata - dicono - ma il giornalista ha pubblicato ugualmente l'articolo". Le due ventenni si ritrovano comunque nel mirino, dopo un grande lavoro d'intelligence e diplomazia per riportarle a casa e - come ha riferito qualcuno - dopo due milioni di euro di riscatto. Una vicenda che ha portato il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) ad auspicare disposizioni normative per regolare la presenza di cittadini italiani in zone ad alto rischio, in modo che poi non debba essere necessario far correre pericoli agli 007.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Bergamo: Vanessa e Greta di nuovo in Siria, dopo la smentita - video
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