Delitto Kercher: Cassazione assolve in via definitiva Sollecito e Knox

La Quinta sezione penale della Corte di Cassazione presieduta da Gennaro Marasca ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito, imputati nel processo per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il primo novembre 2007. La camera di consiglio è
durata 10 ore. La Corte ha annullato la condanna "senza rinvio", per non aver commesso il fatto. I due non dovranno affrontare un nuovo processo e sono liberi definitivamente. Confermata invece la condanna della Knox a tre anni (pena già scontata) per aver calunniato Patrik Lumumba, accusandolo dell'omicidio nella prima fase delle indagini. Prima che i giudici entrassero in camera di consiglio c'era stata l'arringa dell'avvocato Luca Maori, che insieme a Giulia Bongiorno ha assistito Raffaele Sollecito. Per i due giovani imputati il sostituto Procuratore generale Mario Pinelli aveva chiesto la conferma della condanna. Amanda Knox e Raffaele Sollecito hanno scontato quattro anni di carcere. Sono stati condannati in primo grado a 26 e 25 anni. Nel 2011, in appello, sono stati assolti e il 25 marzo 2013 la Cassazione ha annullato le assoluzioni rinviando il processo al tribunale di Firenze. La condanna dell'appello bis, 28 anni e 6 mesi per Knox e 25 anni per Sollecito, è scattata il 30 gennaio 2014. Per l'omicidio di Meredith è stato condannato in via definitiva Rudy Guede, processato con rito abbreviato: sta scontando 16 anni di reclusione. L'ivoriano ha da subito ammesso la sua presenza nella villetta del delitto, affermando però di essere stato in bagno mentre la Kercher veniva uccisa da altre due persone. Guede ha poi sostenuto più o meno espressamente che in casa c'erano Sollecito e la Knox. I due hanno però sempre negato di essere stati nella villetta la sera dell'omicidio. Erano invece - hanno ribadito più volte - a casa di Sollecito dove avrebbero dormito.

Fonti: Rai NewsLa Repubblica

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