Tre opere d'arte per un valore di oltre trenta milioni di euro a rischio fuga e recuperate in tempo dai Carabinieri del Nucleo beni culturali. Sono una tela di Picasso del 1912, una statua romana risalente al secondo-terzo secolo dopo Cristo e un dipinto di Luca Carlevarijs. In
particolare, come hanno spiegato i militari insieme al ministro Dario Franceschini, il dipinto a olio di Picasso era finito da Sotheby's per conto di un pensionato romano che dichiarava di esserne il proprietario. Ma la casa d'aste si è insospettita per il valore dichiarato di un milione e 400 mila euro contro i 15 milioni stimati, che quindi appariva troppo basso e così sono partite le indagini. La scultura romana era invece su un furgone che trasportava piante preceduto da un motociclo e seguito da una smart nei dintorni di Roma, probabilmente per scortare l'opera d'arte. Bloccato dai militari che stavano pedinando il furgone, si è scoperto poi che il gruppo scultoreo raffigurante un uomo nell'atto di abbattere un toro circondato da altri piccoli animali, tipica iconografia del dio Mitra ed era in viaggio verso la Svizzera. Sul dipinto di Carlevarijs, risalente al Seicento, i Carabinieri hanno ricostruito che si tratta d'una veduta di piazza San Marco a Venezia, olio su tela rubato trent'anni fa a un collezionista privato a Roma e trovato nel settembre scorso in casa di un mediatore d'arte a Milano.
Fonte: ANSA
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