C'è l'Isil dietro la strage di ieri a Tunisi. Il gruppo jihadista ha diffuso la sua rivendicazione con un audio-messaggio in Rete, affermando che quello al museo del Bardo sia "soltanto l'inizio" di una serie di attentati con cui intende privare la Tunisia "della pace e della
sicurezza". Le forze dell'ordine hanno arrestato nove persone, quattro delle quali sono ritenute direttamente collegate all'attacco, in cui sono morti almeno venti turisti stranieri e un tunisino. Due turisti spagnoli, inizialmente contati tra le vittime, sono poi sono stati ritrovati in vita, ha affermato il ministro della salute di Tunisi. "I due sono stati portati in ospedale e stanno bene - ha detto - Ai soccorritori hanno spiegato di essersi nascosti in un’ala del museo per sfuggire agli aggressori. La donna è incinta". La Farnesina ha reso noto di aver effettuato un primo riconoscimento fotografico dei due cittadini italiani che si ritenevano dispersi. Quando sarà dichiarato il decesso, il numero delle vittime italiane confermate salirà dunque a quattro. Il governo tunisino ha annunciato l'intenzione di dispiegare l'esercito nelle principali città del Paese, nel tentativo di prevenire ulteriori attacchi da parte di gruppi collegati con l'Isil. L'attacco è stato il più grave compiuto nel Paese dopo l'attentato terroristico dell'11 aprile 2002 contro la sinagoga di Djerba, in cui avevano perso la vita ventuno persone.
Fonte: Euronews
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