Confermato il movente legato alla gelosia da parte del ventenne albanese nei confronti della fidanzata. Un unico taglio profondo che ha reciso la struttura del collo e la trachea, causando una fatale asfissia. Questa la causa della morte di Ismaele Lulli, secondo l'autopsia eseguita nell'ospedale di Torrette di Ancona. Secondo gli accertamenti svolti, la morte del giovane risalirebbe al primo pomeriggio di domenica scorsa. Sul collo di di Ismaele, ritrovato in località San Martino in Selva Nera, ci sono altre ferite più lievi, ma non ci sarebbero altri segni di colluttazione. Altri elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dai risultati degli esami tossicologici. Sul cadavere sono stati rinvenute tracce di foglie e rametti compatibili con il trascinamento del corpo del ragazzo, che sarebbe stato ucciso altrove, forse a poca distanza, e poi gettato in un dirupo. Di mezzo ci sarebbe la gelosia del ventenne per la frequentazione della fidanzata diciannovenne con Ismaele. Sotto esame i tabulati telefonici, anche quelli della vittima. Quando i due ragazzi sono stati trasferiti dalla caserma dei Carabinieri di Sant'Angelo in Vado al carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, una folla che si era raccolta ha cercato di colpire a calci e pugni i mezzi delle forze dell'ordine e lanciato invettive. Ismaele, che frequentava il secondo anno dell'istituto alberghiero di Piobbico, viveva con la madre e una sorella più piccola. Lunedì sera non era tornato a casa e la madre si era rivolta ai Carabinieri. Nel frattempo gli amici avevano lanciato una serie di appelli su Facebook. Poi, il doppio fermo dei due giovani albanesi.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Pesaro, ragazzo trovato morto con gola tagliata: fermati due giovani
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