Una maxi piantagione illegale di Cannabis è stata scoperta dalla Stazione forestale di Rocca Santa Maria, dipendente dal Cta di Assergi (Teramo). L'operazione, che ha portato al sequestro di oltre 1.000 piante di canapa dell'altezza media
di 1 metro e 80, è stata effettuata nell'ambito delle programmate attività di controllo del territorio rurale e montano che la Forestale svolge nelle aree ricadenti all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Larga. Sul posto sono poi intervenute pattuglie del Comando Provinciale del Cfs di Teramo. Le piante di cannabis, non in piena fase di maturazione, erano abilmente coltivate ed occultate, a macchia di leopardo, all'interno di radure illecitamente ricavate a scapito di un bosco misto di latifoglie in un sottobacino del Fiume Salinello nelle vicinanze della Frazione Macchia da Borea del comune di Valle Castellana. Il sito di difficile accesso ed impervio, era stato accuratamente individuato dagli ignoti coltivatori proprio per impedirne l'individuazione. Nei dintorni sono stati rinvenuti numerosi materiali ed attrezzature vari utili alla coltivazione tra cui una pompa per l'aspirazione dell'acqua, un complesso sistema di irrigazione, una tenda per il ricovero degli attrezzi e per i "coltivatori" e vari prodotti ammendanti. Informata la competente Procura di Ascoli Piceno, è stata disposta, dopo opportuna campionatura, l'estirpazione delle piante e la successiva distruzione. Le analisi delle piante saranno effettuate a cura dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, mentre la determinazione della specie sono stati interessati i botanici dell'Università di L'Aquila. La coltivazione, a fine ciclo biologico, avrebbe prodotto oltre 300 kg di stupefacente per un controvalore al dettaglio di circa 2 milioni di euro. Le indagini del Corpo Forestale sono ancora in corso per individuare i responsabili.
Via: Corpo Forestale
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