Al termine di 90 minuti di "franco" e "molto costruttivo" confronto sulla Siria, le distanze tra Barack Obama e Vladimir Putin non sembrano essersi ridotte, tranne che per il solo fatto che i due si sono parlati per la prima volta da due anni. Sulla Siria, riferiscono fonti della
Casa Bianca, i due hanno ribadito le stesse posizioni divergenti che avevano già espresso nel corso del loro intervento alla 70esima Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il presidente americano ha concordato con Putin sulla necessità di cercare una soluzione politica alla crisi in Siria ma restano profonde ed apparentemente incolmabili divergenze sul ruolo e sul futuro di Bashar Assad ed anche sull'eventuale partecipazione ai raid aerei contro Isis dei jet russi: Mosca vuole un mandato Onu, perchè considera la campagna a guida Usa in corso da oltre un anno illegittima. Sul nodo Assad, per il presidente americano non ci può essere alcuna possibilità di stabilità in Siria con lui al potere mentre Putin pretende che il presidente siriano abbia un ruolo nella fase di transizione, senza escludere a priori, in un secondo tempo, la cessione sostanziale del potere. In ogni caso per Putin il destino di Assad sarà deciso dal popolo siriano, non dal presidente americano Barack Obama o da quello francese François Hollande, sulla Siria se possibile più intransigente del presidente Usa.
Via: AGI
Immagine: AP
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