Un detenuto condannato all'ergastolo, Fabio Perrone di 42 anni, è evaso da un reparto dell'Ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, dove era appena giunto per un ricovero, trasferito con un automezzo della Polizia Penitenziaria. L'uomo, di 42 anni, è riuscito a
disarmare uno degli agenti e ha sparato con la sua pistola, ferendo in maniera lieve un Poliziotto penitenziario, un Vigilante e un utente del nosocomio. L'uomo è quindi fuggito, e dopo aver raggiunto il piazzale del parcheggio dell'ospedale, ha rubato una Toyota Yaris ad una donna e si è dileguato. Subito sono scattate le ricerche, con posti di blocco in città e sulle arterie principali dell'intero Salento anche con l'ausilio di un elicottero, ma del pluripregiudicato ancora nessuna traccia. L'uomo- soprannominato "triglietta" -, ritenuto vicino alla Sacra corona unita, è ricercato per tentativo di omicidio, evasione, spari in luogo pubblico, rapina e porto abusivo di arma da fuoco. Perrone, il 28 marzo 2014, per "futili motivi" uccise con 15 colpi di pistola nei pressi di un bar, a Trepuzzi (Lecce), il 45enne di etnia rom Fatmir Makovich e ferì gravemente suo figlio sedicenne. Teatro della vicenda fu il locale nel quale le vittime e loro connazionali stavano concludendo la serata. Nel bar entrarono Perrone, due suoi amici e una donna. Tra i due gruppi cominciò una rissa con Makovich che avrebbe spintonato il pregiudicato e schiaffeggiato uno dei due amici. Perrone, secondo gli investigatori, andò a prendere dalla sua auto una pistola e rientrò nel locale dove cominciò a sparare contro Makovich e il figlio che avevano trovato riparo nel bagno. Il Dap ha avviato un'indagine amministrativa su quanto accaduto, per ricostruire la dinamica e valutare eventuali negligenze.
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