Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Agrigento, in esecuzione di una ordinanza emessa dal Gip su richiesta del Procuratore e dei Sostituti, dipartimento reati economici, ha tratto in arresto 13 soggetti accusati, a vario titolo, di
corruzione, truffa aggravata ai danni dello Stato, abuso d'ufficio, falso ideologico e materiale compiuto da pubblico ufficiale. Quattro le persone finite in carcere, sette ai domiciliari con l'obbligo del braccialetto elettronico, due i destinatari dell'obbligo di presentazione alla Pg, due sottoposti al divieto temporaneo di esercizio della professione medica. Fra i destinatari delle misure cautelari anche il direttore provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Agrigento, accusato di avere intascato denaro dal presidente della Girgenti Acque, società che gestisce il servizio idrico in provincia. Al centro dell'operazione, denominata "Duty free" e coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, l'iter "anomalo" di alcune pratiche all'Agenzia delle Entrate. Secondo l'accusa bastava versare delle somme di denaro, assumere dei congiunti o in un caso anche attestare falsamente di avere sostenuto esami universitari per ricevere informazioni riservate su verifiche fiscali, ottenere la cancellazione di avvisi di pagamento per le imposte e, in qualche circostanza, anche l'insabbiamento dei fascicoli personali.
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