La Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 36 soggetti (21 in carcere e 10 agli arresti domiciliari), accusati, a vario titolo, di associazione per
delinquere, estorsione, detenzione armi, traffico di sostanze stupefacenti, falsità ideologica per induzione, falsa perizia, truffa ai danni dell'Inps e sfruttamento della prostituzione. Per altri 5 soggetti è stato disposto l'obbligo di presentazione alla Pg. Gli investigatori della Squadra Mobile di Bari, al termine di un'indagine durata 3 anni, hanno ricostruito una rete di spaccio di diversi gruppi criminali che commettevano ogni sorta di reato, per mantenere in piedi le bande criminali tra loro collegate. L'indagine è cominciata dopo un incendio ad un ristorante, chiaro segno di un tentativo di estorsione. Le indagini successive hanno accertato che la banda di estorsori spacciava droga in affari con un'altra banda. La droga, oltre ad essere destinata allo smercio nel capoluogo, veniva anche rivenduta ad altre organizzazioni in Basilicata e Calabria. Sequestrate oltre 52 chili di hashish, 10 kg di marijuana, 4 kg di cocaina e 1,5 kg di eroina. L'indagine ha permesso di accertare anche una serie sistematica di truffe all'Inps da parte di alcuni indagati, che riuscivano a farsi certificare false patologie invalidanti.
Via: Polizia di Stato
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