Torino, pizzo e 'ndrangheta in Piemonte e Calabria: 20 fermi - video

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, su ordinanza di custodia cautelare delegata dalla locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, hanno arrestato tra Torino e Reggio Calabria 20 persone, ritenute responsabili, a vario titolo,
di associazione per delinquere di stampo mafioso ('ndrangheta) finalizzata ad estorsioni, usura, traffico di droga e gestione di bische clandestine. Nell'ambito dell'operazione, denominata "Big Bang" dal nome di uno dei locali gestiti dal sodalizio, sono state inoltre eseguite 41 perquisizioni domiciliari e sequestrati vari beni, tra cui sette appartamenti e due società. L'indagine, iniziata a giugno 2014 anche con il sostegno di collaboratori di giustizia, ha ricostruito casi di estorsione a imprenditori, vittime di usura, persone indebitate per avere frequentato case da gioco gestite dalle cosche. Le vittime sono una ventina. A una di loro è stata inviata una testa mozzata di suino, con l'avviso che la "prossima sarebbe stata la sua". Una delle persone indagate è stata trovata in possesso di due bombe a mano, ancora inesplose. Dovrà quindi rispondere anche del reato di illecita detenzione di munizioni da guerra. Nel corso delle perquisizioni è stata arrestata un'altra persona in provincia di Vercelli per produzione di stupefacenti, trovata in possesso a casa di una coltivazione di piante di marijuana.


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