I Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Milano su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 28 persone (27 cittadini
italiani ed 1 albanese) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale degli stupefacenti, usura, estorsione e rapina. L'operazione ha visto impegnati i militari del capoluogo lombardo, quelli brianzoli, delle province confinanti nonché di Crotone, Reggio Calabria e Bari. L'attività investigativa ha permesso di ricostruire le dinamiche criminali proprie della "locale" di 'ndrangheta di Mariano Comense (Como). L'indagine, avviata nel gennaio del 2013, ha già portato all'arresto, in flagranza di reato di 9 pregiudicati ed al sequestro di circa 200 chilogrammi di sostanze stupefacenti. L'indagine ha acquisito, nei confronti di 11 fra gli arrestati, incontrovertibili elementi probatori in ordine alla loro affiliazione alla 'ndrangheta. Nel corso delle indagini è emerso il disaccordo tra la figura del presunto capo e quella di un affiliato che rivendicava per sé un ruolo di maggiore preminenza all'interno della struttura. La questione è stata oggetto di numerose "discussioni" ed è stata portata all'attenzione dei vertici criminali nel territorio calabrese.
italiani ed 1 albanese) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale degli stupefacenti, usura, estorsione e rapina. L'operazione ha visto impegnati i militari del capoluogo lombardo, quelli brianzoli, delle province confinanti nonché di Crotone, Reggio Calabria e Bari. L'attività investigativa ha permesso di ricostruire le dinamiche criminali proprie della "locale" di 'ndrangheta di Mariano Comense (Como). L'indagine, avviata nel gennaio del 2013, ha già portato all'arresto, in flagranza di reato di 9 pregiudicati ed al sequestro di circa 200 chilogrammi di sostanze stupefacenti. L'indagine ha acquisito, nei confronti di 11 fra gli arrestati, incontrovertibili elementi probatori in ordine alla loro affiliazione alla 'ndrangheta. Nel corso delle indagini è emerso il disaccordo tra la figura del presunto capo e quella di un affiliato che rivendicava per sé un ruolo di maggiore preminenza all'interno della struttura. La questione è stata oggetto di numerose "discussioni" ed è stata portata all'attenzione dei vertici criminali nel territorio calabrese.
Via: Arma dei Carabinieri
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