La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria nei confronti di 9 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico di armi e di sostanze stupefacenti, estorsione,
ricettazione e furto, aggravati dalla circostanza di aver agevolato associazioni di tipo mafioso operanti nella piana di Gioia Tauro. Sono ricercati altri 4 indagati, nonché un soggetto straniero da tempo allontanatosi dal territorio nazionale. Il provvedimento giunge a compimento di una complessa ed articolata attività di indagine, nell'ambito dell'operazione "Grifone", condotta dagli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Palmi, finalizzata alla disarticolazione di una consorteria criminale della 'ndrangheta facente capo alla cosca Santaiti di Seminara (Rc). L'inchiesta basa sulle risultanze delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché sugli esiti delle attività effettuate a riscontro dai Poliziotti. Le indagini hanno consentito di documentare numerosi episodi di detenzione, porto e cessione di armi, anche da guerra, tra le quali alcuni kalashnikov, nonché molteplici episodi di traffico di cocaina e produzione di marijuana. Contestate agli indagati anche alcune estorsioni, nonché episodi di furti di centinaia di quintali di legname, illecitamente procurato dal taglio di alberi secolari di ulivo.
Via: Polizia di Stato
ricettazione e furto, aggravati dalla circostanza di aver agevolato associazioni di tipo mafioso operanti nella piana di Gioia Tauro. Sono ricercati altri 4 indagati, nonché un soggetto straniero da tempo allontanatosi dal territorio nazionale. Il provvedimento giunge a compimento di una complessa ed articolata attività di indagine, nell'ambito dell'operazione "Grifone", condotta dagli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Palmi, finalizzata alla disarticolazione di una consorteria criminale della 'ndrangheta facente capo alla cosca Santaiti di Seminara (Rc). L'inchiesta basa sulle risultanze delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché sugli esiti delle attività effettuate a riscontro dai Poliziotti. Le indagini hanno consentito di documentare numerosi episodi di detenzione, porto e cessione di armi, anche da guerra, tra le quali alcuni kalashnikov, nonché molteplici episodi di traffico di cocaina e produzione di marijuana. Contestate agli indagati anche alcune estorsioni, nonché episodi di furti di centinaia di quintali di legname, illecitamente procurato dal taglio di alberi secolari di ulivo.
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