Almeno un civile e nove poliziotti egiziani sono rimasti uccisi, mentre altri otto agenti sono rimasti feriti oggi in un attacco con autobomba contro un checkpoint nella penisola del Sinai, ad al-Arish, una città nel nord del Sinai. Il kamikaze ha utilizzato un camion per la raccolta
dell'immondizia carico di esplosivo. L'attacco, che ha distrutto tre piani di un palazzo, è stato seguito da esplosioni più piccole quando gli insorti mascherati hanno sparato razzi e granate contro i soldati riuniti al posto di controllo. Cinque assalitori sono stati uccisi dalla polizia. Il camion della spazzatura era stato rubato giorni prima in città, hanno detto dei funzionari, parlando a condizione di anonimato perché non erano autorizzati a informare i giornalisti. Nessun gruppo ha rivendicato immediatamente la responsabilità per l'attentato, ma le autorità egiziane ritengono che l'attacco sia stato opera di un gruppo scissionista dello Stato islamico (Isis), che ha approfittato del caos e il vuoto di sicurezza che si è creato nel Sinai dopo la rivoluzione egiziana del 2011. In questa regione hanno le loro basi e sono particolarmente attivi diversi gruppi jihadisti, tra i quali Wilayat Sina, che ha giurato fedeltà all'organizzazione terroristica dell'Isis e ha sostenuto i più gravi attacchi nella zona. L'Egitto ha imposto il coprifuoco nella provincia del Sinai settentrionale e bloccato l'accesso ai mezzi pesanti. I camion della nettezza urbana rubati si crede possano essere utilizzati nella provincia della Sinai in attacchi violenti contro i posti di blocco dell'esercito e della polizia con sede in diverse città come Al-Arish, Rafah e Sheikh Zuweid. Un attacco simile ad un posto di blocco di sicurezza nel nord del Sinai lo scorso novembre ha causato la morte di otto soldati.
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