I Vigili del Fuoco hanno individuato altre 6 persone vive sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano, a Farindola (Pescara), travolto mercoledì da una slavina di neve e detriti. Le persone tratte in salvo sono 5, le vittime accertate invece sono ventinove. Fra i sopravvissuti, una donna e un bambino, protette da un solaio nella zona delle cucine. La donna è la moglie del primo superstite e quando è stata estratta con il figlio dalle macerie ha chiesto di cercare la figlia: "Andate da mia figlia, è nella stanza accanto", ha detto ai soccorritori. È stato deciso di trasferire i feriti di Farindola all'ospedale di Pescara, designato come presidio di riferimento. Il fumo che usciva dal cumulo di neve ha calamitato l'attenzione dei soccorritori insieme a un forte odore bruciato: forse piccoli incendi provocati dalla struttura collassata. Il primo contatto con il gruppo è stato poco dopo le 11 di stamani, grazie ai cani che li hanno individuati. Dall'esterno, infatti, non si sentivano voci: la struttura li ha protetti ma non permette di comunicare con l'esterno. Ad aiutare i soccorritori nelle ricerche c'è un manutentore dell'albero. Intanto, la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo di indagine, con l'ipotesi di disastro e omicidio colposo plurimo, per fare luce sulle eventuali colpe. Le indagini sono affidate ai Carabinieri forestali, che stanno acquisendo documenti e testimonianze.
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