La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Genova su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico 4 soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di furto in abitazione pluriaggravato
e concorso in peculato. Eseguite perquisizioni locali nei confronti di ulteriori 10 indagati per ricettazione. L'operazione, denominata "Zagar", ha permesso di sgominare una banda di pregiudicati italiani specializzati in furti negli appartamenti. L'attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile di Genova, ha consentito di raccogliere a carico dei predetti gravi elementi di responsabilità in relazione ad almeno 33 colpi messi a segno nel capoluogo ligure e in provincia. L'articolata indagine, supportata da intercettazioni e pedinamenti, è iniziata nell'agosto scorso, dopo che diverse persone avevano denunciato furti nei loro appartamenti. Dall'inchiesta è emerso che le chiavi di casa venivano sottratte alle vittime prelevandole da auto e scooter parcheggiati sul litorale e poi duplicate, grazie alla complicità di un infermiere del Galliera. In particolare, l'uomo carpiva la fiducia degli anziani ricoverati e si faceva raccontare le abitudini. Gli altri tre facevano sopralluoghi e poi svaligiavano le case. L'infermiere avrebbe rubato anche farmaci dai reparti del nosocomio per poi rivenderli sottobanco.
e concorso in peculato. Eseguite perquisizioni locali nei confronti di ulteriori 10 indagati per ricettazione. L'operazione, denominata "Zagar", ha permesso di sgominare una banda di pregiudicati italiani specializzati in furti negli appartamenti. L'attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile di Genova, ha consentito di raccogliere a carico dei predetti gravi elementi di responsabilità in relazione ad almeno 33 colpi messi a segno nel capoluogo ligure e in provincia. L'articolata indagine, supportata da intercettazioni e pedinamenti, è iniziata nell'agosto scorso, dopo che diverse persone avevano denunciato furti nei loro appartamenti. Dall'inchiesta è emerso che le chiavi di casa venivano sottratte alle vittime prelevandole da auto e scooter parcheggiati sul litorale e poi duplicate, grazie alla complicità di un infermiere del Galliera. In particolare, l'uomo carpiva la fiducia degli anziani ricoverati e si faceva raccontare le abitudini. Gli altri tre facevano sopralluoghi e poi svaligiavano le case. L'infermiere avrebbe rubato anche farmaci dai reparti del nosocomio per poi rivenderli sottobanco.
Via: Polizia di Stato
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