Ancona, bimbo curato con omeopatia e morto per otite: tre indagati

È morto per un'encefalite, un'infiammazione dell'encefalo, il piccolo Francesco, il bambino di 7 anni deceduto il 27 maggio nell'Ospedale "Salesi" di Ancona dopo essere stato curato a casa per un'otite bilaterale solo con preparati omeopatici. Queste le
prime indiscrezioni sull'autopsia conclusasi nelle scorse ore ad Ancona. Il medico legale attende di conoscere l'esito degli esami istologici e il dettaglio dei preparati omeopatici somministrati al bimbo per stabilire le cause dell'infezione. Sono indagati per concorso in omicidio colposo per negligenza e imperizia il medico omeopata di Fano (Pesaro Urbino) e i genitori del piccolo. Il medico seguiva il bambino da vari anni e lo aveva trattato in passato per altre otiti, sempre con farmaci omeopatici. L'inchiesta è condotta dalla Procura di Urbino, che ha disposto la perquisizione nella casa del medico, considerato un luminare della medicina omeopatica, con una nutrita clientela che riceveva in due studi medici, uno a Pesaro, l'altro a Fano. I Carabinieri del Nucleo investigativo hanno sequestrato farmaci, telefoni, computer e ricettari, notificandogli l'avviso di garanzia. Avviso di garanzia anche per i genitori, una coppia di commercianti di Cagli che ha altri due figli più piccoli: a casa loro sono stati prelevati farmaci e telefonini. La posizione dei genitori è al vaglio anche del Tribunale minorile di Ancona, in relazione proprio ai due figli più piccoli. Grazie a Francesco, che ha donato gli organi per scelta dei genitori, altri tre bambini si sono salvati. Il bambino era stato ricoverato mercoledì 24 maggio all'ospedale di Urbino, dove erano stati riscontrati danni cerebrali, e trasferito d'urgenza nella notte all'ospedale Salesi di Ancona, dove era stato tentato, invano, un intervento neurochirurgico.

Via: RaiNews24

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