salire e l'attacco, rivendicato dall'Isis, sembra essere uno dei più sanguinosi della lunga guerra afghana. L'enorme esplosione durante l'ora di punta del mattino ha causato il panico in gran parte del centro di Kabul, mandando in frantumi le finestre fino ad un miglio di distanza. Quasi due ore dopo l'esplosione di una cisterna nei pressi di Zanbaq Square, una zona affollata della capitale che porta al palazzo presidenziale, così come le principali ambasciate straniere, pennacchi di fumo erano ancora visibili da più parti della città. L'ospedale di Emergency, distante poche centinaia di metri dal luogo della defalagrazione è stato danneggiato ma ha continuato a funzionare regolarmente, accogliendo almeno 150 persone. Personale dell'ambasciata italiana a Kabul è stato messo in sicurezza e sta bene. Lo riferiscono fonti della Farnesina. A quanto si apprende, l'onda d'urto dell'esplosione è stata avvertita anche nel compound dell'ambasciata. Lo Stato Islamico (Isis), attraverso i suoi organi d'informazione, ha rivendicato l'attacco kamikaze. A pubblicare la rivendicazione su Telegram, è stato Amaq, organo di propaganda del gruppo terroristico. L'ambito devastante dell'attentato, in una delle zone più sorvegliate di Kabul, evidenzia la portata dei militanti e arriva mentre i Talebani, che hanno negato ogni loro coinvolgimento, guadagnano terreno, sollevando interrogativi circa la capacità del governo di ristabilire l'ordine nel paese.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Kabul, esplosione in zona ambasciate con camion bomba: 80 morti
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