Un forte terremoto di magnitudo 6.7 ha colpito la costa turca e le isole greche nelle prime ore di venerdì causando, secondo un primo bilancio, due morti e oltre 200 feriti. La forte scossa è stata registrata alle 15,28 ora locale (14,28 in Italia). Il servizio geologico
degli Stati Uniti (Usgs) ha riferito che l'epicentro è stato 10 km a sud della località turca di Bodrum e 16 km a nord-est di Kos, che è stata la zona più colpita. L'ipocentro è stato molto basso a soli 10 km al di sotto del fondale marino e situato al largo della città costiera di Marmaris, nella di Mugla in Turchia. Le autorità locali hanno detto che la scossa è stata avvertita in tutta la costa del Mar Egeo. In Turchia, le autorità di emergenza hanno riferito che ci sono state vittime e gravi danni. Dopo la scossa principale si è verificato anche un mini tsunami e due forti scosse di assestamento sono seguite. La scossa principale è stata avvertita anche sull'isola greca di Rodi. Persone in preda al panico sono uscite di casa e si sono riversate nelle strade temendo che le case potessero crollare. Nella città vecchia di Kos, dove si trovano i locali notturni, almeno due turisti sono morti e più di 120 sono rimaste ferite. A Bodrum, almeno 70 persone sono state trattate per le ferite riportate durante il terremoto e le successive scosse di assestamento. Le autorità hanno avvisato di un piccolo tsunami localizzato e testimoni hanno descritto un "rigonfiamento" del mare dopo il terremoto, con l'acqua che ha invaso parte della città di Kos. Il porto dell'isola è proprio tra le strutture che hanno subito le maggiori lesioni e tutti i servizi di trasporto marittimo sono stati poi sospesi. Il 12 giugno scorso una forte scossa di terremoto aveva colpito la regione del mar Egeo in Turchia, nell'ovest del Paese.
Via: The Guardian
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