La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 6 soggetti (5 in carcere e uno ai domiciliari) accusati di
associazione mafiosa, usura ed estorsione aggravate dall'avere favorito Cosa nostra. Le investigazioni di tipo tecnico, condotte dalla "Sezione Antiestorsioni" della Squadra Mobile etnea, hanno consentito di accertare che il titolare di un esercizio commerciale catanese era vittima di usura e di successiva estorsione da parte di alcuni soggetti facenti capo a Claudio Strano, noto esponente dell'omonima famiglia, inserita nella cosca "Cappello-Bonaccorsi". Più nello specifico, le indagini hanno permesso di appurare che la vittima, a seguito di un prestito di 4.000 euro risalente al settembre 2017, era costretto a pagare a Strano interessi usurari del 25% mensile. La vittima, trovandosi in difficoltà economiche, dopo aver pagato gli interessi per alcuni mesi, non era più riuscita a sostenerne il pagamento. In conseguenza di ciò, lo Strano aveva più volte inviato i propri emissari presso l'esercizio commerciale per intimare al titolare, anche attraverso minacce, di continuare a pagare. In una circostanza, alcuni di loro si sono impossessati dei soldi della cassa del negozio dove c'era l'incasso della giornata e prospettato alla vittima di essere pronti a rapire suo figlio minorenne. I poliziotti hanno arrestato in flagranza di reato, il 2 febbraio scorso, due esattori che avevano incassato 300 euro dal commerciante. In esito alle perquisizioni, eseguite presso l'abitazione di uno degli arrestati, sono stati rinvenuti e sequestrati una somma di denaro nonché assegni derivanti dall'illecita attività di usura.
Fonte: Polizia di Stato
Via: ANSA
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