I Carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 15 soggetti (11 in carcere e 4 ai domiciliari) accusati, a vario titolo, di
associazione a delinquere, furto aggravato, ricettazione e riciclaggio di autovetture. L'indagine dei militari della Compagnia Napoli Centro, condotta dal gennaio 2015 al giugno del 2016, ha consentito di ricostruire l'intero organigramma del sodalizio criminale, individuando i vari ruoli di una vera e propria "catena di montaggio". Gli addetti al furto, appartenenti a un primo gruppo con base logistica a Capodichino, individuavano le auto e, dopo aver forzato la portiera e installato centraline manomesse, avviano il motore. Nella fase successiva le autovetture venivano occultate per strada nel rione Berlingieri di Secondigliano o nel rione Amicizia dove, private dell'eventuale sistema Gps, venivano recuperate a distanza di poche ore dagli addetti allo spostamento. Parte dei veicoli entravano poi nel "mercato nero" dei ricettatori e parte invece veniva indirizzata verso la ri-punzonatura di telaio e motore, con numeri seriali di documenti "clonati" da auto immatricolate all'estero, prevalentemente in Spagna, Francia e Germania. Prima di essere rivendute ad ignari acquirenti, anche ricorrendo ad annunci online, venivano intestate con atti di vendita contraffatti a compiacenti "prestanome". Il giro d'affari si aggirava sui 300.000 euro al mese, con 3-4 autovetture rubate in media ogni notte. I Carabinieri hanno documentato 77 episodi tra furti e tentati furti di auto, arrestato in flagranza 16 persone, restituito ai proprietari 29 autoveicoli e sequestrato numeroso materiale.
Fonte: Arma dei Carabinieri
Via: Tiscali Notizie
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