Douma, sospetto attacco chimico del regime contro ribelli: 70 morti

Un attacco chimico a Douma, l'ultima roccaforte detenuta dai ribelli vicino alla capitale siriana, Damasco, ha ucciso almeno 70 persone e ne ha colpite centinaia. I White Helmets, un gruppo di soccorritori che operano in aree controllate dall'opposizione in Siria,
hanno affermato che la maggior parte delle vittime sono donne e bambini. "Settanta persone sono morte soffocate e centinaia stanno ancora soffocando", ha detto Al-Saleh, capo dei Caschi bianchi, ad Al Jazeera, aggiungendo che il bilancio delle vittime è previsto in aumento in quanto molte persone sono in condizioni critiche. Al-Saleh ha detto che il gas cloro e un gas non identificato ma più forte sono stati sganciati su Douma. I soccorritori hanno anche pubblicato video di persone che sembravano mostrare sintomi coerenti con un attacco di gas. Il governo degli Stati Uniti ha avvertito di una risposta globale contro la Siria se le notizie sull'attacco chimico verranno confermate. Il governo siriano, tuttavia, le definisce una montatura, respingendo le accuse di aver usato gas velenoso contro civili e definendole come "farsesche". Domenica, l'opposizione filo-siriana, ha riferito che erano in corso trattative per raggiungere un accordo finale su Douma tra il gruppo ribelle Jaish al-Islam ed emissari russi. Non vi è stato alcun commento da parte di Jaish al-Islam, che controlla la città, l'ultima rimasta sotto il controllo dei ribelli nella Ghouta orientale. Le forze filo-governative e i loro alleati hanno lanciato venerdì un massiccio attacco aereo e un'offensiva di terra su Douma. L'agenzia di stampa statale siriana Sana ha detto che il pesante bombardamento, che ha interrotto dieci giorni di tregua, è stato in risposta al bombardamento di Jaish al-Islam sulle zone residenziali di Damasco.

Via: Aljazeera

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