La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 25 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di
sostanze stupefacenti, estorsione, violenza privata, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reati elettorali, tutti aggravati dalle modalità mafiose. Sono state eseguite anche numerose perquisizioni con l'impiego di unità cinofile e sofisticate strumentazioni per l'individuazione di anfratti per l'occultamento di armi e droga. L'operazione, denominata "Alba Pontina", eseguita dalle Squadre Mobili di Latina e Roma e dallo Sco, ha permesso di smantellare un pericoloso clan criminale rom autoctono operante nel quartiere Campo Boario di Latina. Tra le persone destinatarie della misura cautelare vi sono sette donne, una delle quali figura tra i vertici del gruppo. L'inchiesta, che si è avvalsa anche delle dichiarazioni del primo collaboratore di giustizia di quel territorio, ha ricostruito l'organigramma e le attività illecite del clan criminale, individuato in un ramo della nota famiglia rom dei Di Silvio. Il clan ha evidenziato una struttura solidissima a geometria variabile, imperniata cioè non soltanto sui legami familiari, bensì alimentata con l'innesto di criminali già affermati, in precedenza organici a gruppi rivali.
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