Il Laboratorio sull'Intelligence dell'Università della Calabria (UniCal), diretto da Mario Caligiuri, ha istituito tra i suoi comitati un Osservatorio sul fondamentalismo e sul terrorismo di matrice jihadista (Oft) che si occuperà, tra l'altro, anche
della propaganda diffusa in Rete. L'Osservatorio - si legge in una nota - nasce per studiare scientificamente il fenomeno del fondamentalismo islamico per evidenziarne le dinamiche e gli eventuali sviluppi nei principali Paesi europei, al fine di approfondire la cultura islamica e tutelare la sicurezza dei cittadini. In particolare, l'Osservatorio si occuperà di censire i gruppi di predicazione della jihad, le associazioni islamiste e quegli enti poco trasparenti che sponsorizzano una rilettura ideologico-politica del Corano, così come le reti di indottrinatori e potenziali reclutatori dei terroristi. Inoltre, Oft effettuerà ricerche sulle modalità operative e sui principali canali di comunicazione usati dai fondamentalisti, monitorando possibili segnali di attività terroristiche: logistica, proselitismo, reclutamento e finanziamento occulto. A tale scopo, l'Osservatorio si è dotato di un comitato permanente, che presenterà la sua prima ricerca a Roma nel novembre del 2018. A coordinare l'Oft è Stefano Piazza, giornalista e saggista, autore del saggio vincitore del Premio Cerruglio "Allarme Europa". "La costituzione dell'Osservatorio - spiega Caligiuri - rappresenta la necessità di approfondire in modo scientifico un fenomeno che va necessariamente monitorato anche dal punto di vista scientifico, culturale e dell'intelligence". "In questo modo si possono rilevare oggettivi punti di riferimento per comprendere la realtà. In tale prospettiva, il ruolo delle Università si conferma fondamentale", conclude.
della propaganda diffusa in Rete. L'Osservatorio - si legge in una nota - nasce per studiare scientificamente il fenomeno del fondamentalismo islamico per evidenziarne le dinamiche e gli eventuali sviluppi nei principali Paesi europei, al fine di approfondire la cultura islamica e tutelare la sicurezza dei cittadini. In particolare, l'Osservatorio si occuperà di censire i gruppi di predicazione della jihad, le associazioni islamiste e quegli enti poco trasparenti che sponsorizzano una rilettura ideologico-politica del Corano, così come le reti di indottrinatori e potenziali reclutatori dei terroristi. Inoltre, Oft effettuerà ricerche sulle modalità operative e sui principali canali di comunicazione usati dai fondamentalisti, monitorando possibili segnali di attività terroristiche: logistica, proselitismo, reclutamento e finanziamento occulto. A tale scopo, l'Osservatorio si è dotato di un comitato permanente, che presenterà la sua prima ricerca a Roma nel novembre del 2018. A coordinare l'Oft è Stefano Piazza, giornalista e saggista, autore del saggio vincitore del Premio Cerruglio "Allarme Europa". "La costituzione dell'Osservatorio - spiega Caligiuri - rappresenta la necessità di approfondire in modo scientifico un fenomeno che va necessariamente monitorato anche dal punto di vista scientifico, culturale e dell'intelligence". "In questo modo si possono rilevare oggettivi punti di riferimento per comprendere la realtà. In tale prospettiva, il ruolo delle Università si conferma fondamentale", conclude.
Fonte: UniCal
Via AskaNews
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