Catanzaro, faida tra 'ndrine per controllo territorio: 12 arresti - video

I Carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 12 soggetti ritenuti tutti responsabili di associazione di tipo mafioso e, a vario titolo, dei delitti di estorsione, sequestro di persona,
violenza privata, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione illegale di armi, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose. L'inchiesta, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Catanzaro, è stata sviluppata nell'ambito degli approfondimenti investigativi inerenti due omicidi perpetrati con modalità mafiose. Alcuni fermati nell'operazione, denominata "Reventinum", sono accusati anche di violenza privata e sequestro di persona di un avvocato ucciso in un agguato il 9 agosto 2016 a Lamezia Terme. L'attività di indagine ha consentito di delineare con chiarezza gli assetti storici ed attuali, nonché gli interessi criminali di due distinte e contrapposte cosche di 'ndrangheta, quella degli "Scalise" e quella dei "Mezzatesta", derivanti dalla scissione del Gruppo storico della Montagna, nell'area catanzarese del Reventino compresa tra i comuni di Soveria Mannelli, Decollatura, Platania, Serrastretta e territori limitrofi. Nell'ambito dello stesso conflitto vanno inquadrati i fatti omicidiari che, a partire dal 2013, hanno coinvolto esponenti delle due fazioni, in una vera e propria faida ancora oggi in atto.

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