Un carabiniere è stato travolto e ucciso la notte scorsa da un'auto a un posto di controllo. L'episodio poco prima delle 3, a Terno d'Isola (Bergamo). Vittima un appuntato del Nucleo radiomobile di Zogno: Emanuele Anzini, 41 anni, nato a Sulmona (L'Aquila),
lascia una figlia 19enne che vive in Abruzzo. Un'utilitaria lo ha trascinato per una cinquantina di metri: è morto sul colpo. Al volante un cuoco 34enne di Sotto il Monte, che era in stato di ebbrezza al momento del fatto ed è stato arrestato per omicidio stradale. Anzini, figlio a suo volta di un carabiniere, stava effettuando dei controlli lungo via padre Albisetti, la strada provinciale che da Presezzo e Bonate Sopra porta a Sotto il Monte Giovanni XXIII. L'impatto è stato particolarmente violento, tanto che il vetro dell'auto si è distrutto nello schianto. Immediato l'allarme via radio da parte del collega che era con lui: sul posto sono arrivate l'automedica e due ambulanze, ma per il carabiniere non c'era ormai più nulla da fare. Il cuoco di 34 anni di Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo) che la scorsa notte, attorno alle 3, ha travolto e ucciso Emanuele Anzini, era ubriaco al volante di una Audi A3 scura. Dopo l'investimento si è allontanato ma alcuni minuti più tardi è tornato sul posto dove è stato arrestato dalla Polizia stradale di Bergamo che si è occupata dei rilievi. All'uomo la patente era stata già ritirata l'anno scorso: fermato anche allora in stato di ebbrezza al volante, gli era stato sospeso il documento di guida per omissione di soccorso e, appunto, guida in stato di ebbrezza. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha mandato un messaggio al comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale Giovanni Nistri: "Nella circostanza desidero esprimere a lei, signor comandante generale, e all'Arma dei carabinieri la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore". "Un'ottima persona e un ottimo elemento", sono le parole di cordoglio del comandante provinciale, il colonnello Paolo Storoni. "In questa dolorosa circostanza desidero esprimere la mia solidale vicinanza all'Arma dei carabinieri e la commossa partecipazione ai familiari dell’appuntato". Lo ha detto il presidente Marco Marsilio. "Sono vicino ai suoi cari e a tutta la famiglia dell'Arma dei Carabinieri. Non si può morire così. Chi sbaglia deve pagare". Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio.
lascia una figlia 19enne che vive in Abruzzo. Un'utilitaria lo ha trascinato per una cinquantina di metri: è morto sul colpo. Al volante un cuoco 34enne di Sotto il Monte, che era in stato di ebbrezza al momento del fatto ed è stato arrestato per omicidio stradale. Anzini, figlio a suo volta di un carabiniere, stava effettuando dei controlli lungo via padre Albisetti, la strada provinciale che da Presezzo e Bonate Sopra porta a Sotto il Monte Giovanni XXIII. L'impatto è stato particolarmente violento, tanto che il vetro dell'auto si è distrutto nello schianto. Immediato l'allarme via radio da parte del collega che era con lui: sul posto sono arrivate l'automedica e due ambulanze, ma per il carabiniere non c'era ormai più nulla da fare. Il cuoco di 34 anni di Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo) che la scorsa notte, attorno alle 3, ha travolto e ucciso Emanuele Anzini, era ubriaco al volante di una Audi A3 scura. Dopo l'investimento si è allontanato ma alcuni minuti più tardi è tornato sul posto dove è stato arrestato dalla Polizia stradale di Bergamo che si è occupata dei rilievi. All'uomo la patente era stata già ritirata l'anno scorso: fermato anche allora in stato di ebbrezza al volante, gli era stato sospeso il documento di guida per omissione di soccorso e, appunto, guida in stato di ebbrezza. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha mandato un messaggio al comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale Giovanni Nistri: "Nella circostanza desidero esprimere a lei, signor comandante generale, e all'Arma dei carabinieri la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore". "Un'ottima persona e un ottimo elemento", sono le parole di cordoglio del comandante provinciale, il colonnello Paolo Storoni. "In questa dolorosa circostanza desidero esprimere la mia solidale vicinanza all'Arma dei carabinieri e la commossa partecipazione ai familiari dell’appuntato". Lo ha detto il presidente Marco Marsilio. "Sono vicino ai suoi cari e a tutta la famiglia dell'Arma dei Carabinieri. Non si può morire così. Chi sbaglia deve pagare". Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio.
Via: RaiNews24
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