Guardia di Finanza e Polizia di Stato hanno eseguito un'ordinanza cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Cassino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 18 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione
di dipendenti pubblici o incaricati di un pubblico servizio, estorsione, truffa ai danni dello Stato ed enti pubblici, frode in pubbliche forniture, abuso d’ufficio, malversazione ai danni dello Stato, emissione ed utilizzo di fatture false. Disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di beni per un importo pari a circa 3 milioni di euro. Le indagini hanno coinvolto diversi Comuni delle provincie di Frosinone, Caserta, Isernia, Latina e Rieti. Gli investigatori hanno acquisito copiosa documentazione contabile ed extracontabile che ha consentito di individuare numerosi comportamenti illeciti nella gestione dell'accoglienza dei rifugiati sia nello Sprar che in quello dei Cas gestiti dagli uffici delle prefetture. In sostanza operazioni inesistenti relative all'ottenimento di rimborsi non dovuti, ma anche frode nella fornitura di servizi ai rifugiati e richiesta di rimborso di rette per migranti non più presenti sul territorio nazionale. L'inchiesta ha permesso di appurare che tre cooperative erano giunte a una sorta di patto "di non concorrenza" con il quale si erano spartite il territorio dove operavano.
Via: Guardia di Finanza
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