Una 40enne di Zapponeta (Foggia), accusata di aver venduto i suoi due figli di 11 e 15 anni ad alcuni clienti per orge, è stata condannata a undici anni di reclusione. I minorenni erano vittime di riti esoterici: la nipote della donna era inoltre costretta a prostituirsi. Sette in tutto
le persone coinvolte: tutte accusate, a vario titolo di violenza sessuale di gruppo, favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione. I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Foggia hanno invece assolto il padre dei ragazzini, e hanno condannato lo zio, un cliente italiano e uno albanese a 9, a 6 e a 5 anni di carcere. La mamma dei fratellini e' anche accusata di aver venduto per 1.500 euro la nipote al cittadino albanese, che l'avrebbe poi dovuta sposare per ottenere la cittadinanza italiana e che l'aveva violentata. Assolto, perché il fatto quando si verificò non era considerato reato, l'ex sindaco di Zapponeta Savino Di Noia e un sesto imputato. I due erano accusati di aver avuto rapporti sessuali con la nipote della donna nel 2006. La vicenda risale al settembre del 2008, quando la polizia arrestò cinque persone, tra le quali la donna accusata di aver costretto i due figli (allora avevano 11 e 15 anni) a rapporti sessuali durante riti esoterici. Nel corso delle violenze, la madre recitava formule magiche, scritte su fogli di carta che furono sequestrati dagli investigatori. L'indagine fu avviata nel dicembre del 2006 quando un'assistente sociale segnalò una situazione di abbandono dei due bambini. I due ragazzini vennero affidati al Tribunale per i minorenni, e durante un colloquio con un educatore rivelarono gli abusi. Parlarono della mamma che leggeva le carte, delle candele e degli uomini che si incappucciavano e che abusavano di loro. L'avv.Innocenza Starace, legale della madre dei due ragazzini, si e' detta ''amareggiata per il fatto che il tribunale non abbia disposto una perizia per valutare l'attendibilità del racconto dei minori'', che - secondo l'avvocato - sarebbero ''caduti più volte in contraddizione''.
Fonte: Tgcom
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