Patenti facili, 36 arresti nel Foggiano: in cella direttore Motorizzazione

Trentasei persone sono state arrestate dalla polizia di Foggia con l'accusa di far parte di un'organizzazione specializzata nell'assegnazione di "patenti facili" al costo di 2mila euro. Per far superare i quiz la banda utilizzava sofisticate
apparecchiature ricetrasmittenti, oppure effettuava scambi di fotografie e documenti per sostituire il candidato all'esame. Tra le persone finite in manette anche il direttore della Motorizzazione civile di Foggia. Le accuse per le persone coinvolte (66 in tutto) sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti, come truffa ai danni della Motorizzazione Civile di Foggia e Bari, corruzione, sostituzione di persona, falsità materiale e ideologica. Sei indagati rispondono anche di spaccio di droga. Alcuni provvedimenti cautelari sono stati eseguiti in provincia di Milano, Parma, Mantova, Vicenza, Campobasso e Bari. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Foggia, Enrico Di Dedda, su richiesta del pubblico ministero Domenico Minardi. L'organizzazione annoverava tra i propri aderenti anche i gestori di alcune autoscuole (due di loro sono stati arrestati, e le autoscuole chiuse) e qualche medico compiacente, il cui compito era quello di assicurare l'idoneità necessaria per il conseguimento del titolo di guida. In alcuni casi, grazie alla complicità del direttore della Motorizzazione Civile di Foggia, l'ingegner Vito Pompa, secondo gli inquirenti "corruttibile", ai "clienti" veniva assicurato il superamento certo della prova teorica (per molti candidati insuperabile), consistente nel rispondere in un tempo prestabilito a svariati quiz. Per assicurare il superamento dell'esame a quiz, il gruppo criminale si avvaleva di un efficiente metodo basato sull'utilizzo di sofisticate apparecchiature elettroniche. In alcuni casi il gruppo, quando il candidato riteneva di non essere in grado di eseguire i suoi compiti, lo sostituiva con un proprio componente che accedeva all'interno dell'aula, sostituendosi all'interessato nell'esame a quiz.


Fonte: Tgcom24

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