Il gip di Bergamo, Vincenza Maccora, non ha archiviato la posizione di Mohammed Fikri, l'operaio marocchino arrestato il 4 dicembre del 2010 nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa di Yara Gambirasio e rilasciato due giorni dopo per via di una traduzione sbagliata. Traduzione che inizialmente sembrava portare alla frase "Allah, perdonami non l'ho uccisa io" ma che in base ad altri interpreti venne ritradotta in un "Allah, fà che risponda". Il gip ha inviato di nuovo gli atti al pm Letizia Ruggeri. Indiscrezioni lasciano intendere che la decisione del gip sarebbe di carattere procedurale e non dovrebbe comunque incidere sull'archiviazione del caso. Il giudice, infatti, non ha richiesto alcun supplemento d'indagine, ma un'integrazione del fascicolo, presentato incompleto, con le motivazioni per cui la posizione dell'operaio marocchino debba essere archiviata. Quello che è certo è che nelle ultime settimane è tornata alla ribalta la pista dell’edilizia che proprio il pm aveva deciso di escludere. Fatto sta che anche recentemente è saltato fuori, nonostante le dichiarazioni contrarie del suo datore di lavoro, che Fikri era stato anche a Chignolo d'Isola. Sono state trovate anche tracce di dna, che non sono compatibili con quello di Fikri e apparterrebbero a un uomo bianco ed europeo.
Foto: Bergamosera
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