Sono i 201 poliziotti a quattro zampe addestrati al Centro coordinamento cinofili della Polizia di Stato di Nettuno. Nell’immensa tenuta a sud della Capitale, dove passano tutti i cani poliziotto d'Italia. Quattro - più la sezione speciale dei Nocs per l’antiterrorismo -
i settori in cui vengono impiegati: l’ordine pubblico, l’antidroga, l’antiesplosivo e ricerca e soccorso. Ma non tutti i cani possono diventare dei buoni poliziotti. “A seconda del lavoro che dovranno svolgere - spiega a Ign il dirigente del centro Mario Cardea - i cani devono avere determinate caratteristiche, innanzi tutto la possessività e la voglia di giocare. Entrambi requisiti fondamentali da sfruttare in allenamento”. Ma anche il carattere dell’animale gioca un ruolo fondamentale nella scelta del compito che gli verrà assegnato. L’‘agente’ da ordine pubblico, il famoso Rex del serial tv, è un cane multiruolo: lo possiamo incontrare negli stadi, è impiegato nella ricerca dei latitanti ma è anche preparato agli attacchi e a difendere il proprio conduttore. “Per far questo - dice Cardea - serve un cane forte, con una tempra tale che gli consenta di sopportare fatica e dolore, non deve avere paura degli spari ma allo stesso tempo non deve essere troppo impavido altrimenti rischia di sopraffare il conduttore e non eseguire gli ordini”.
i settori in cui vengono impiegati: l’ordine pubblico, l’antidroga, l’antiesplosivo e ricerca e soccorso. Ma non tutti i cani possono diventare dei buoni poliziotti. “A seconda del lavoro che dovranno svolgere - spiega a Ign il dirigente del centro Mario Cardea - i cani devono avere determinate caratteristiche, innanzi tutto la possessività e la voglia di giocare. Entrambi requisiti fondamentali da sfruttare in allenamento”. Ma anche il carattere dell’animale gioca un ruolo fondamentale nella scelta del compito che gli verrà assegnato. L’‘agente’ da ordine pubblico, il famoso Rex del serial tv, è un cane multiruolo: lo possiamo incontrare negli stadi, è impiegato nella ricerca dei latitanti ma è anche preparato agli attacchi e a difendere il proprio conduttore. “Per far questo - dice Cardea - serve un cane forte, con una tempra tale che gli consenta di sopportare fatica e dolore, non deve avere paura degli spari ma allo stesso tempo non deve essere troppo impavido altrimenti rischia di sopraffare il conduttore e non eseguire gli ordini”.
Fonte: Adnkronos
Foto dal web
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