Il direttore e sei agenti della polizia penitenziaria del carcere Don Bosco di Pisa sono stati aggrediti ieri con una lametta da un detenuto con problemi psichiatrici e affetto da Hiv. Nessuno è in gravi condizioni, ma tutti sono stati sottoposti precauzionalmente a
terapie antivirali. Lo rende noto Donato Capece, segretario generale del Sappe, che esprime "solidarietà al direttore e ai colleghi aggrediti" e stigmatizza "l'ennesimo atto di violenza in carcere". "Queste continue aggressioni - rileva Capece - non sono più tollerabili. Bisogna contrastare con fermezza queste ingiustificate violenze ai rappresentati dello Stato in carcere e punire con pene esemplari per evitare sul nascere pericolosi effetti emulativi". "La linea del buonismo non paga - osserva il segretario del Sappe - e la scelta del patto di compromesso con i detenuti che vuole il capo del Dap Giovanni Tamburino non serve. Occorre ripristinare i supercarceri e rinchiudervi i detenuti indisciplinati e pericolosi. Lavorare in queste condizioni è una vergogna". Il detenuto che ieri ha colpito a Pisa è da poco arrivato da Bergamo dove ha tenuto comportamenti analoghi e la sua detenzione scade nel 2019
terapie antivirali. Lo rende noto Donato Capece, segretario generale del Sappe, che esprime "solidarietà al direttore e ai colleghi aggrediti" e stigmatizza "l'ennesimo atto di violenza in carcere". "Queste continue aggressioni - rileva Capece - non sono più tollerabili. Bisogna contrastare con fermezza queste ingiustificate violenze ai rappresentati dello Stato in carcere e punire con pene esemplari per evitare sul nascere pericolosi effetti emulativi". "La linea del buonismo non paga - osserva il segretario del Sappe - e la scelta del patto di compromesso con i detenuti che vuole il capo del Dap Giovanni Tamburino non serve. Occorre ripristinare i supercarceri e rinchiudervi i detenuti indisciplinati e pericolosi. Lavorare in queste condizioni è una vergogna". Il detenuto che ieri ha colpito a Pisa è da poco arrivato da Bergamo dove ha tenuto comportamenti analoghi e la sua detenzione scade nel 2019
Via: La Repubblica
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