Aids: in Italia 5,8 nuovi casi Hiv su 100mila residenti, 1 su 3 straniero

Nel 2011 in Italia sono stati diagnosticati 5,8 nuovi casi di positività all'HIV ogni 100.000 residenti e nel 75% si tratta di maschi. Mentre nel 2001 il numero di uomini diagnosticati era il doppio rispetto a quello delle femmine, nel 2011 è diventato il triplo. L'età
media è di 38 anni per gli uomini e di 34 anni per le femmine. Sono i dati resi noti dal Centro Operativo Aids (Coa) dall'Iss in occasione della giornata mondiale di lotta contro l'Aids che si celebra sabato 1 dicembre. Quasi 1 persona su 3 diagnosticate come Hiv positiva è di nazionalità straniera. L'incidenza è infatti di 3,9 nuovi casi Hiv per 100.000 italiani residenti e 21 nuovi casi Hiv per 100.000 stranieri residenti. E più della metà dei casi segnalati con una nuova diagnosi di Hiv era già in fase avanzata di malattia. La sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione è stata attivata in tutte le regioni italiane grazie alla collaborazione intercorsa tra Coa, regioni e ministero della Salute. Nel 2011 l'incidenza più bassa è stata osservata in Calabria e quella più alta in Valle d'Aosta. In alcune aree però, quelle di Bolzano, Sassari, Valle d'Aosta, Umbria, Sicilia, appare in aumento. Nel 2011 continua a crescere la quota di nuove infezioni attribuibili a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 78,8% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 45,6%; MSM 33,2%).

Via: TMNews

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