Sono migliaia gli israeliani scesi in piazza nelle ultime ore per protestare contro contro il piano d'austerità e i tagli previsti dal neo ministro delle Finanze, Yair Lapid, per tentare di abbassare il deficit di Stato al 3% entro il 2014. "I miei figli hanno un mutuo - spiega quest'uomo - se non li aiuto io con un po' di soldi non ce la fanno a superare il mese. Il problema non è lapid, il problema è Netanyahu, è lui che studiato tutto questo già da ottobre, poi l'ha messo nelle mani di Lapid e ha puntato tutto su di lui". "Io vivo grazie alla pensione sociale - aggiunge disperata questa donna - non lavoro più dopo che ho avuto un grave incidente d'auto. Se aumentano i prezzi io morirò di fame e non lo posso accettare. Lapid non aumentare i prezzi, per favore". Il piano Lapid sembra essere davvero un provvedimento "lacrime e sangue"; tra le norme previste anche una tassa sulle lapidi e una che graverebbe sui turisti stranieri in visita nel Paese. Dal canto suo Lapid ha giustificato le sue scelte ritenendo i tagli "necessari" aggiungendo, però, che ci sarà presto una una riforma più generale per ridurre il costo della vita in Israele. Il paese ha la più alta spesa pro capite per la difesa di qualsiasi paese del mondo occidentale, e Lapid ha avvisato che preservare il bilancio militare significa fare profondi tagli alla spesa sociale.
Fonte: TMNews
Via: FT
Foto dal video: AFP
Nessun commento:
Posta un commento