"Siamo insieme in quest'Aula a ricordare e onorare, nel suo 21esimo anniversario, il tragico attentato di via d'Amelio nel quale furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli uomini di scorta della polizia di stato Agostino Catalano, Emanuela Loi, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli. Il mio pensiero, e sono certo il pensiero di tutti i presenti, va alle famiglie degli uomini e delle donne uccisi da quell'esplosione". Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, in occasione del 21esimo anniversario della morte di Paolo Borsellino e degli uomini di scorta, nell'aprire la seduta a palazzo Madama. Grasso poi rivolge "un pensiero particolare" ai familiari tutti "ma soprattutto ai figli di Paolo Borsellino, che poche settimane fa hanno perso la madre Agnese: una donna che per venti anni ha messo ogni sua forza nel cercare e nel difendere la verità sulla vita e sulla morte del marito Paolo". "Ricordo come fosse ieri quel 19 luglio del 1992, quando appresi dell'uccisione - prosegue Grasso- erano trascorsi poco meno di due mesi dalla morte di Falcone e l'Italia perdeva nuovamente un valoroso magistrato, un fedele servitore dello Stato. Paolo Borsellino ha sacrificato la sua vita perché la nostra fosse migliore; ha vissuto e lavorato per la giustizia, considerandola non solo una professione, ma prima di tutto una missione. Oggi voglio ricordare non solo il magistrato con il quale ho avuto la fortuna di lavorare, ma anche l'uomo che ho avuto il privilegio di conoscere e di apprezzare nelle sue qualità più intime e personali". "La memoria del sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta è in tutti noi". Lo ha detto il Presidente del Consiglio Enrico Letta prendendo la parola al Senato.
Via: La Presse
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