Treviso, ultraleggero urta cavi alta tensione e si incendia: due morti

Un aereo da turismo è caduto a Colfosco di Susegana, nel Trevigiano. Due persone sono morte. Il mezzo sarebbe finito contro le linee di alta tensione e poi è precipitato. L'ultraleggero, immatricolato in Svizzera, era partito insieme ad un altro velivolo dall'aviosuperficie di Caorle (Venezia). I due occupanti avevano detto di voler fare un giro turistico sulla Pedemontana trevigiana. Durante il volo l'ultraleggero ha urtato i cavi dell'alta tensione, precipitando al suolo e incendiandosi. Accortisi dell'accaduto gli occupati del secondo aereo sono riusciti ad atterrare nella zona e a chiamare i soccorsi. Oltre alle squadre dei vigili del fuoco di Treviso, sul luogo dell'incidente si è recato anche un elicottero del comando di Mestre. È un uomo di nazionalità neozelandese, da tempo residente in Veneto, una delle due persone morte nell'incidente che ha coinvolto l'ultraleggero partito da Caorle e diretto a Susegana, precipitato a 50 metri dal greto del Piave. L'altra vittima è di nazionalità svizzera. A bordo del secondo velivolo, un aereo da turismo, si trovava il figlio del neozelandese, che ha assistito impotente all'accaduto insieme al pilota, svizzero. L'ultraleggero, un Pipistrel interamente in carbonio e di nuova generazione, ha tranciato un cavo dell'alta tensione che attraversa il Piave. Forse per un errore, il pilota, che potrebbe aver seguito una traiettoria troppo bassa, è andato a finire contro un filo dell'elettrodotto da 130mila volt, prendendo immediatamente fuoco. Entrambi i velivoli erano arrivati in mattinata a Caorle.

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