C'era anche una vigilessa della polizia municipale tra i gestori dei centri massaggi che offrivano prestazioni sessuali, scoperte dagli agenti della squadra mobile di Palermo nell'ambito dell'operazione "Relax Time". Sono finite, così, nella rete della polizia 10 persone di cui sei in carcere, due ai domiciliari e due con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Titolari e dipendenti dei centri benessere, quasi tutti italiani, reclamizzavano i servizi offerti con inserzioni pubblicate online, che lasciavano capire il secondo fine della loro attività. I messaggi, lasciati in giacenza per mesi sulle bacheche dei più diffusi social network, sono stati notati anche dai poliziotti che hanno messo sotto controllo clienti e attività. Sono stati documentati molti appuntamenti pianificati telefonicamente e realizzati in alcove ricavate in due eleganti stabili cittadini, in via Petrarca e via dei Cantieri. La posizione centrale dei centri benessere rendeva agevole il via vai dei clienti che venivano anche da fuori Palermo: dall'operaio al libero professionista, passando per politici e impiegati, che per singola prestazione pagavano dai 50 euro in su. Monitoriamo costantemente la prostituzione a Palermo e provincia - ha spiegato il vicequestore Rosaria Maisa -. Avevamo notato la nascita di diversi centrimassaggi che nascondevano attività di prostituzione con decine di clienti e prostitute italiane e palermitane".
Fonte: Polizia di Stato
Via: TMNews
Foto dal video
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