Maxi operazione dei carabinieri del Ros durante la quale 54 persone, ritenute affiliate alla cosca "Molè" di Gioia Tauro, sono state arrestate. Sono indagati per associazione mafiosa, traffico di armi e di stupefacenti, intestazione fittizia di beni. Al centro delle indagini del Ros, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia reggina, le attività illecite di una delle più pericolose e potenti cosche della "ndrangheta reggina", con diramazioni in ambito nazionale e internazionale. Le attività hanno infatti documentato i consistenti interessi del sodalizio in ramificate iniziative imprenditoriali e commerciali in Calabria, Lazio e Umbria, nonché la gestione di ampi settori della distribuzione delle "slot machines" sul territorio nazionale. Accertati anche rilevanti traffici di armi dai paesi dell'est europeo e l'importazione di ingenti carichi di stupefacenti dal Nordafrica. Sul fronte patrimoniale, sono stati sequestrati beni aziendali e quote societarie riconducibili alla cosca, per un valore complessivo di 25 milioni di euro. Il processo riorganizzativo della struttura è stato avviato sotto la direzione strategica del detenuto Girolamo Molèè, oggi 53enne, che dal carcere ha continuato a dirigere la compagine criminale, impartendo direttive ai familiari sulla gestione dei rapporti con la cosca "Piromalli", sulle attività illecite da coltivare e sugli investimenti da curare in ambito imprenditoriale.
Fonte: Adnkronos
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