Tre persone sono state arrestate nell'ambito dell'indagine sull'incidente del bus turistico che precipitato dal viadotto dell'autostrada Napoli-Canosa il 28 luglio scorso. La Polstrada di Avellino ha eseguito tre ordinanze cautelari a carico di due funzionari della
motorizzazione civile di Napoli e del proprietario della ditta "Mondo Travel" che noleggiò il bus, Gennaro Lametta, fratello dell'autista Ciro deceduto assieme ad altre 40 persone. Nei mesi scorsi la procura di Avellino aveva contestato il falso in atto pubblico ai due funzionari che consegnarono il certificato di revisione del bus che in realtà era stato compilato con l'accesso illegale ai sistemi informatici della Motorizzazione Civile di Napoli pochi giorni dopo l'incidente. La procura dispose anche una perizia calligrafica poiché uno dei due funzionari contestava l'autenticità della propria firma. Perizia che smentì il funzionario. Si tratta di un secondo filone dell'inchiesta principale che vede indagato Gennaro Lametta assieme a due funzionari di Autostrade per l'Italia per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, e altri tre dirigenti per omissione in atti d'ufficio nel capitolo relativo alla mancata manutenzione sulle barriere del viadotto. I rilievi tecnici hanno dimostrato che il pullman Volvo ebbe un cedimento nell'impianto di trasmissione che causò guasti irreversibili al sistema frenante.
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