I Carabinieri hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto deciso dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria nei confronti di 7 soggetti, indagati per il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I militari hanno operato nelle
aree di Gioiosa Jonica, Roccella Jonica, Caulonia Marina, Placanica, Vigevano, Torino e Cesena. Impiegati oltre 150 carabinieri del Gruppo di Locri, con il supporto di un elicottero dell'8° Elinucleo di Vibo Valentia. Sono state svolte anche 15 perquisizioni domiciliari. L'indagine della Dda di Reggio Calabria è iniziata nel 2012 e ha permesso di sequestrare, in due distinte occasioni, complessivamente poco meno di 400 chili di cocaina. Per l'importazione della "polvere bianca" dalla Bolivia si passava in Olanda, quindi in Romania, poi a Santhià, piccolo comune in provincia di Vercelli, in Piemonte e quindi si arrivava a Gioiosa Jonica. Le 15 perquisizioni eseguite nei giorni scorsi, in fabbricati e terreni, sono riconducibili a 12 indagati (5 sono, per ora, ancora a piede libero). In manette anche il boss Giuseppe Jerinò, dell'omonima cosca che opera nella zona di Gioiosa Jonica e ha solide ramificazioni in Italia e all’estero. L'indagine scaturisce dalle dichiarazioni rese da un pentito e ha portato alla scoperta di oltre 300 chili di cocaina in partenza da un porto del Paraguay e una settantina a Rotterdam quattro mesi fa.
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