A conclusione di una complessa indagine, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno recuperato la sfinge etrusca trafugata nella notte tra il 14 ed il 15 maggio scorso dal Museo di Cerveteri. Si era trattato di un furto clamoroso, operato sotto
l'occhio delle telecamere di sicurezza del Museo da tre individui a volto coperto muniti di un carrello. Le immagini con le sequenze del furto avevano fatto, allora, il giro del mondo, evidenziando la vulnerabilità della necropoli di Cerveteri - uno dei 50 siti italiani dell'Unesco. A seguito di specifiche investigazioni, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma - Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico avevano acquisito elementi informativi circa la possibile presenza di un manufatto verosimilmente "antico", occultato tra la vegetazione, nei pressi di un fondo agricolo sulla via Braccianese, a Nord della Capitale. Grazie alla ricognizione dell'area, i militari hanno rinvenuto, proprio a ridosso di un edificio rurale, una scultura in travertino raffigurante una sfinge alata, subito riconosciuta come l'opera rubata dal comprensorio di Cerveteri. In attesa del necessario ricondizionamento delle parti danneggiate durante il trafugamento, l'opera verrà mostrata in anteprima nuovamente al pubblico in occasione della rassegna "Giornate europee del patrimonio 2014", presso il Museo Nazionale Cerite, nella notte tra il 20 ed il 21 Settembre.
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