Roma: recuperati oltre 5mila reperti archeologici per 50 mln - video

I Carabinieri del Comando Tutela e Patrimonio Culturale hanno recuperato oltre cinquemila reperti archeologici trafugati da tombaroli e destinati al mercato clandestino internazionale, per un valore totale che si aggira attorno ai 50 milioni di euro. L'operazione dei
militari, chiamata Teseo, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma ed è durata 14 anni. I reperti (5.361 per l'esattezza) sono di epoca compresa tra l'VIII secolo a.C. e il III secolo d.C. e sono stati riportati in Italia dalla Svizzera, dove erano conservati per essere venduti. Tutto è iniziato con una rogatoria internazionale promossa dalla Procura capitolina all'autorità giudiziaria di Basilea, a margine dell'inchiesta che portò al recupero del famoso vaso di Assteas dal Getty Museum di Malibù. Il tesoro, rimasto nascosto per anni in alcuni magazzini svizzeri in attesa di compratori in "nero", è composto da pezzi antichi e in alcuni casi rarissimi, provenienti da scavi in Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Lazio, Sicilia e altre zone del Paese. E', per quantità e qualità, il più grande recupero di beni d'arte nella storia del Comando Carabinieri Tpc. L'esemplare più prezioso è un'anfora corinzia del VI secolo a.C. decorata con figure nere che raccontano il mito di Teseo (di qui il nome dell'operazione), un capolavoro trafugato con tutta probabilità da una necropoli etrusca.


Fonte: AGI

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